L’estate è finalmente arrivata. Ancora qualche settimana di lavoro e poi quasi per tutti le meritate vacanze. C’è chi è troppo affaccendato a pensare a dove trascorrere le ferie e chi, a causa della crisi, è in ferie già da un pezzo. Per quest’ultimi, fortunatamente, esiste qualcosa di cui godere in città, soprattutto nei tanti paesini della nostra meravigliosa Campania. Eh si…! Con l’avvento della bella stagione approdano anche le sagre. Sagra o, per meglio dire, festa. Si tratta di vere e proprie commemorazioni il cui nome prende origine dalla ricorrenza di un evento sacro. Oggi, la sagra, tralascia un po’ il senso iniziale. Infatti anche se una parte di esse si svolge in occasione della solennità del Santo Patrono, la maggioranza va assumendo il significato di vera e propria “celebrazione di paese”, in grado di mantenere vive le usanze locali ormai minacciate dalla continua globalizzazione. Finalmente in primo piano le musiche folcloristiche, il teatro al meglio interpretato da attori spesso improvvisati che con la loro naturalezza trasmettono miriadi di emozioni, l’artigianato del posto e le sue meravigliose rifiniture in grado di rendere ogni pezzo unico, spettacoli di fuochi d’artificio pronti a colorare il cielo e soprattutto la buona cucina che fa da protagonista con i suoi piatti genuini. I costi sono contenuti. Stand, tavoli e scene sono posizionati per strada, organizzati nel migliore dei modi. Ogni paese si adopera al massimo per lasciare il ricordo della propria tradizione in chiunque vi arriverà. Come non segnalare le principali che anche quest’anno si svolgeranno ad agosto nelle nostre città? A fare da padrona la sagra del pomodoro e della mozzarella a Massa Lubrense, del fiordilatte e della patata ad Agerola, dei profumi tipici a Casola di Napoli, del pesce azzurro ad Ischia. Sagra che si svolgerà anche a Salerno nel paese di Atrani e Camerota, sempre in questa provincia la sagra del maialino e della lasagna costese a Mercatino San Severino, della sfogliatella Santarosa a Conca dei Marini, delle bontà di bufala a Matinelle e della mozzarella a Montesano sulla Marcellana. Non è da meno Avellino con la sagra dello gnocco che si terrà a Taurano e ad Altavilla Irpina, della patata banzanese e del fungo porcino a Banzano di Monitoro Superiore, del fusillo e della braciola a Pietradefusi. Ancora…Caserta con quella della birra e del maialino nero a Giano Vetusto, del tartufo castellano a Castel Volturno, della rana a Marcianise, della salsiccia, friarielli e vino asprino a Trentola, degli gnocchi a Rocca d’Evandro. E per finire la culla delle sagre…Benevento. Qui troviamo la sagra della farzora e dei peperoni ‘mbuttunati a Sant’Angelo a cupolo, del grano a Foreno di Val Fortone e Foglianese, della pannocchia a San Marco, delle pacche e fagioli a Montesarchio, dell’agnello paesano ad Arpaia e del fusillo a Castelpoto. Ne citiamo una piccola parte, ne sono davvero innumerevoli. E allora scegliamone una e precipitiamoci. Lasciamo a casa stress e tecnologia. In un certo qual modo facciamo un tuffo nel passato. Diamo uno strappo alla regola, dimentichiamo la dieta e godiamoci un bel piatto tipico in compagnia di amici e familiari al ritmo di una splendida musica popolare. Abbiamo bisogno di riscoprire un po’ di semplicità, forse proprio per questo motivo sono tante le persone che poi effettivamente vi accorrono. C’è chi tra un viaggetto e l’altro non riesce a fare a meno di farvi un salto e chi, costretto a stare a casa, ne approfitta per passare splendidamente il tempo. Sembrerebbe un contentino ma…è molto di più. Una serata di sano divertimento che, per vie trasversali, ci conduce alla riscoperta dei veri valori.