Come ogni anno, le ondate di calore ci costringono a modificare i normali comportamenti quotidiani.
Studi epidemiologici hanno evidenziato un impatto significativo delle ondate di calore sulla salute della popolazione, in particolare sui sottogruppi più vulnerabili come anziani e soggetti con patologie croniche. Inoltre, temperature estreme possono provocare effetti sulla salute anche in lavoratori esposti, bambini e donne in gravidanza.
A questo proposito il Ministero della Salute ha predisposto una serie di consigli utili per le seguenti categorie:
ANZIANI
Gli anziani, soprattutto se malati cronici (cardiopatici, diabetici etc.), sono le persone più a rischio di complicanze a causa di una minore sensibilità al calore, di una riduzione dello stimolo della sete e di una minore efficienza di meccanismi della termoregolazione.
Gli anziani, pertanto potrebbero avere una minore capacità di difendersi dal caldo, soprattutto se si trovano in uno stato di ridotta mobilità.
Come comportarsi:
Se si è in difficoltà, non esitare a chiedere aiuto a conoscenti e vicini di casa.
Tenere sempre una lista di numeri di telefono di persone da contattare in caso di necessità ed evidenziare i numeri utili da chiamare nelle emergenze (ambulatorio medico, guardia medica, 118).
Neonati e bambini
Il lattante ed il bambino a causa di una minore capacità di termoregolazione e per l’incapacità di esprimere eventuali disagi legati alle condizioni ambientali, sono maggiormente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidrata-zione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico.
Come comportarsi:
Se il bambino manifesta qualcuno dei seguenti sintomi: nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale, febbre potrebbe trattarsi di un colpo di calore. Chiamare immediatamente il soccorso medico.
I bambini affetti da diarrea e febbre sono più esposti al rischio di disidratazione e, dunque, devono bere molti liquidi.
Come vincere il caldo in gravidanza
Pochi e semplici consigli per un’estate in salute per la futura mamma ed il suo bambino
In estate il caldo può rappresentare un rischio per la donna in gravidanza. Se aspetti un bambino è
importante sapere quali precauzioni puoi adottare per difendere la tua salute e quella del tuo bambino.
IL TUO CORPO STA CAMBIANDO…
In gravidanza, il corpo della donna va incontro ad una serie di cambiamenti fisiologici: l’aumento del volume del sangue materno per un adeguato flusso sanguigno alla placenta, richiede una sufficiente idratazione.
Il caldo può essere causa di disidratazione, con la perdita, attraverso la sudorazione, di liquidi e Sali minerali, preziosi per l’equilibrio materno-fetale.
Quali sono i sintomi della disidratazione?
- sete intensa
È importante sapere che…
In estate, il caldo può nuocere alla mamma che non si idrata adeguatamente. La disidratazione può aumentare il rischio di infezioni delle vie urinarie.nte
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- crampi muscolari, soprattutto di notte
- debolezza
- vertigini
- palpitazioni
- ansia
- pelle e mucose asciutte
- abbassamento della pressione arteriosa
Cosa fare?
- Reintegra i liquidi persi bevendo acqua in abbondanza o altre bevande.
- Se i tuoi sintomi non migliorano, contatta il tuo ginecologo di fiducia.
È importante
Persone ipertese e cardiopatiche
I pazienti ipertesi e cardiopatici, soprattutto se anziani, sono particolarmente sensibili agli effetti negativi del caldo e, in particolare, possono manifestare episodi di abbassamento della pressione arteriosa che possono causare anche perdita di coscienza, in particolare nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. Il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci per la cura dell’ipertensione e di molte malattie cardiovascolari.
Come comportarsi:
Durante la stagione estiva è opportuno effettuare più frequentemente il controllo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).
Persone con diabete
Le persone con malattia diabetica, anche se in terapia farmacologica, in caso di temperature elevate sono a rischio di disidratazione. I soggetti diabetici con neuropatia periferica sono particolarmente sensibili agli effetti del caldo, perché la sudorazione è inefficiente per via dell’interruzione del segnale diretto alle ghiandole sudoripare.
Come comportarsi:
Si raccomanda, dunque, specialmente ai pazienti diabetici anziani (presentano più fattori di rischio) di aumentare la frequenza dei controlli glicemici, e assicurare un’adeguata idratazione,
evitando bevande zuccherate e succhi di frutta.
A causa di una minore sensibilità al dolore il paziente diabetico per evitare ustioni serie deve esporsi al sole con cautela.
Persone con insufficienza renale
I pazienti con grave insufficienza renale o dializzati sono maggiormente a rischio poiché possono andare incontro più facilmente a sbalzi di pressione.
Come comportarsi:
Prestare particolare attenzione al proprio peso e controllare la pressione arteriosa.
In caso di marcata riduzione del peso o abbassa-mento della pressione arteriosa è bene consultare il medico curante.
Persone affette da disturbi psichici
Le persone che soffrono di disturbi psichici possono essere più vulnerabili perchè a causa del loro minore grado di consapevolezza del rischio possono assumere comportamenti inadeguati. Inoltre, è bene ricordare che questo gruppo di persone fa abituale uso di farmaci e ciò può aggravare gli effetti indotti dall’eccesso di calore.
Come comportarsi:
I familiari o chi si prende cura di questi persone, devono controllarne le condizioni di salute, accertando che l’idratazione e l’alimentazione siano adeguate, verificare l’assunzione dei farmaci ed eventualmente ricontattare il me-dico curante per rimodulare la terapia.
Persone con mobilità ridotta
Le persone non autosufficienti sono particolarmente a rischio poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi.
Come comportarsi:
I familiari o chi si prende cura di questi persone, devono controllarne le condizioni di salute, accertando che l’idratazione e l’alimentazione siano adeguate, eventualmente contattando un medico in presenza di peggiora-mento delle condizioni di salute.
Persone che assumono regolarmente farmaci
Alcuni farmaci possono favorire disturbi causati dal caldo, perché interferiscono con i meccanismi della termoregolazione o perché influenzano lo stato di idratazione del soggetto. Ad esempio i farmaci assunti per:
ipertensione e malattie cardiovascolari
disturbi della coagulazione
malattie neurologiche
malattie psichiatriche
disturbi della tiroide
malattie respiratorie croniche
Come comportarsi:
Occorre segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante una terapia farmacologica. Si consiglia di consulta-re il proprio medico di famiglia per adeguare eventualmente la terapia.
Non devono essere sospese autonomamente terapie in corso: una sospensione, anche temporanea, della terapia senza il controllo del me-dico può aggravare severamente uno stato patologico.
Le persone che fanno uso di alcol e droghe
L’uso di alcol e oppiacei incrementa la vasodilatazione cutanea e aumenta la sudorazione, riducendo la temperatura corporea ma aumentando il rischio di disidratazione. Inoltre l’alcol agisce come un potente diuretico portando ad un’ulteriore eccessiva perdita di liquidi e disidratazione.
Come comportarsi:
Si raccomanda quindi di assicurare, un’adeguata idrata-zione e trascorrere le ore più calde della giornata in luoghi freschi e ventilati.
Le persone che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta
Le persone che svolgono un’intensa attività fisica all’aperto (es. la-voratori agricoli o altre categorie di lavoratori, atleti professionisti o dilettanti) sono maggiormente a rischio di sviluppare uno dei disturbi associati al caldo e sono più esposti anche agli effetti di alte concentrazioni di ozono.
Come comportarsi:
Iniziare l’attività fisica in maniera graduale, per dare modo all’organismo di adattarsi alle condizioni ambientali.
Alternare momenti di lavoro con pause prolungate in luoghi rinfrescati, per assicurare un adeguato reintegro dei liquidi e dei sali dispersi con la sudorazione.
Le persone con condizioni socio-economiche disagiate
La povertà e la solitudine possono ridurre la consapevolezza dei rischi e limitano l’accesso alle soluzioni di emergenza. Chi è più povero o più isolato, inoltre, ha minori possibilità di spostare temporaneamente il proprio domicilio in zone più favorevoli e minori possibilità di condizionare l’aria della propria abitazione.
Come comportarsi:
Se si è in difficoltà, non esitare a chiedere aiuto a conoscenti e vicini di casa. Tenere sempre una lista di numeri di telefono di persone da contattare in caso di necessità ed evidenziare i numeri utili da chiamare nelle emergenze (ambulatorio medico, guardia medica, 118).
Al numero di pubblica utilità “1500” i cittadini potranno ricevere consigli su come affrontare il caldo e informazioni utili sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio nazionale.