Elogio alla Meritocrazia

Il termine Meritocrazia fu coniato dal sociologo britannico Michael Young nell’anno 1950, l’essenza del pensiero doveva rispecchiarsi in una società basata sul concreto impegno mirato al raggiungimento di determinati obiettivi. Questo concetto venne messo subito sotto una cattiva luce, classificandosi come pura e inquietante utopia. Dagli anni 50 ad oggi questa utopia è diventata una favola se non addirittura una leggenda! Il merito sta alla base di tutto,dai sentimenti più semplici verso il prossimo fino alla responsabilità derivata da una posizione lavorativa. Queste sono solo parole di un sognatore,parole di un pazzo! Il merito è morto,calpestato dall’opportunismo e dall’avidità di un sistema che non vede essere umani ma entità numeriche tranquillamente ricalcolabili! L’impegno che dovrebbe essere premiato viene visto come un inutile atto di fatica,che in realtà ciò che conta è avere le conoscenze giuste per l’illusione di vivere una vita dignitosa. E cosa accadrà quando anche il più piccolo atto di fiducia sarà tradito? A quale tragico epilogo arriverà il mondo quando anche le menti meritevoli scompariranno? Molti dicono che i soldi sono la chiave di volta per qualsiasi cosa,ma è una prospettiva largamente errata. E’ il vile denaro che unito al favoritismo,ha causato il male di cui oggi siamo completamente prigionieri! Credete in chi vuole darvi fiducia e non in coloro che vi comprano e vi vendono nel triste mercato della nostra società! Non dobbiamo avere paura e rimanere in silenzio ma dobbiamo urlare,urlare con tutto il fiato che abbiamo in gola! Non dobbiamo permettere che il terrore renda freddi i nostri cuori!

 

”La meritocrazia non è un’eccezione,è una legge insostituibile!”


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