Home Libri & Poesie “Donne ch’avete intelletto d’amore”

“Donne ch’avete intelletto d’amore”

272
0

30-2“E’ innegabile che alla donna sia toccato il magico ruolo di musa ispiratrice, fonte di emozioni e di sentimenti, ma è anche vero che ha faticato e fatica ancora oggi per conquistare il diritto a esprimere il proprio sentire, a essere considerata non oggetto ma soggetto al pari dei maschi” con queste parole la prof.ssa Vittoria Caso ha esordito nel suo intervento, teso a introdurre il tema del 30 novembre: la donna e il suo contributo all’evoluzione della cultura e della società.

Il 30 novembre, infatti, l’Associazione “Clarae Musae”, in collaborazione con la V Municipalità, presso la sala Silvia Ruotolo, ha organizzato “ DONNE CH’AVETE INTELLETTO D’AMORE”, incontro letterario sulla donna; protagoniste splendide donne: Giulia CampeceLina Sanniti, Carmina Esposito, Vera Mocella.

Non la presentazione di un libro ma voci di donne, il cui io creativo canta non solo il sacrificio e il pregiudizio, ma anche il riscatto e la speranza. Donne che oltre a svolgere la loro professione e a caricarsi della cura familiare, sono anche autrici di testi poetici o narrativi di grande pregio e promotrici di cultura.  Nei racconti di Giulia Campece, tratti da “Donne senza volto”, di cui è stato letto un breve stralcio, protagoniste sono donne reali, vissute nella periferia nord di Napoli tra ‘800 e ‘900, ciascuna esempio di una diversa violenza psicologica o fisica ricevuta da familiari o dal compagno di vita. Vera Mocella, Carmina Esposito, Lina Sanniti, autrici di svariate sillogi poetiche, vincitrici di premi letterari, hanno declamato alcune liriche.  Vera Mocella ha tratto i versi da “Ifigenia siamo noi”, antologia in cui Ifigenia, metafora del sacrificio, simboleggia la donna che, in tanti anni di sessismo, è stata posta sull’altare sacrificale del progresso, della famiglia, della società; con i suoi versi, l’autrice ha dato voce all’anima femminile, svelandone la grandezza e la forza, attraverso parole dolci e musicali ma anche intense e dense di significati impliciti.

30-1Versi pregnanti anche quelli di Carmina Esposito, artista a tutto tondo che riesce a esprimere le proprie emozioni attraverso sia l’arte figurativa che quella poetica, ora con dolce e fluente musicalità, ora con versi franti che rispecchiano il travaglio interiore.  Introspettive e delicate, ma al contempo intense e vibranti, le poesie di Lina Sanniti, il cui tocco ora lucido, ora sognante, connota la creatività e la volontà di donna impegnata. “Ifigenia siamo noi” è stata introdotta dal suo curatore, il poeta Giuseppe Vetromile, autore di un numero infinito di testi poetici e vincitore di altrettanti concorsi, instancabile promotore di reading e concorsi letterari; ha introdotto l’opera della Campece, Daniele Capuozzo, vincitore a sua volta nel 2012 del prestigioso premio internazionale Nux, come giovane talento poetico.  Il M° Gaetano Pellegrino, bravissimo sassofonista, ha suonato pezzi del patrimonio classico partenopeo da lui stesso arrangiati. Nella sala gremita, molti studenti, tanti anche gli amici presenti, tra cui Elena TabarroLina GubitosiIgor IssorfCostanzo Ioni, Elio Andriuoli e Signora, il preside Francesco Iorio, molti docenti, la dott.ssa Fabiana Felicità in rappresentanza della municipalità.

30-3

Le autrici hanno ringraziato la prof.ssa Vittoria Caso, la cui associazione, sua creatura, sta sperimentando un originale percorso culturale, basato sul connubio tra diverse forme d’arte.