Il duo di stilisti più invidiati del fashion sistem, Domenico Dolce e Sfefano Gabbana, fondatori dell’omonimo brand, “Dolce & Gabbana”, hanno scelto i meravigliosi scenari di Capri, l’isola dell’alba e del tramonto, del sole di mezzogiorno e della notte stellata, senza confini, per presentare la nuova collezione di alta moda, tutto rigorosamente, made in Italy.
Tutto è possibile a Capri, anche gli abbinamenti più impensabili, dalle pellicce ai costumi broccati, dagli abiti svasati di astrakan rosso bordeaux, al vestito per ballare la tarantella ini pizzo e campanelle, ed ancora le t-shirt di ermellino colorato con le tinte di Capri, dal verde dell’acqua, al giallo dei limoni, all’azzurro del cielo. Capi unici e ricercati, per «una donna che non vive le stagioni ma la vita, l’amore e la passione», scrivono Dolce e Gabbana nell’invito alla sfilata della loro Alta Moda.
L’isola un luogo ad hoc per l’occasione: un tramonto bagnato di luce dorata, una passerella ritagliata tra gli scogli dell’approdo della Fontelina, di fronte ai Faraglioni, dove un tempo le donne andavano a lavare le foglie del lino; pochi e selezionatissimi invitati (solo 250), c’è chi arriva dal mare, c’è chi preferisce la camminata scoscesa, le onde che si infrangono sulle rocce, divani damascati e poltroncine decorate, candelabri, limoni e drappi porpora ovunque, e poi ecco le regine e le principesse, arrivare dal mare agitato che rende tutto più difficile ma anche scenograficamente più adrenalinico.
«Le più importanti celebrità che si sono recate a Capri — scrivono gli stilisti nel loro libretto d’appunti e immagini sulla collezione — non sono mai state considerate solo delle dive, ma anche delle vere regine». Liz Taylor, Maria Callas, Brigitte Bardot, Wally Simpson, Sofia Loren: «Abbiamo pensato a loro, a quando mettevano piede sull’isola e si vestivano del sole, dei colori, dell’energia del posto e ne venivano travolte. Fieri di essere italiani, abbiamo voluto ricreare quell’atmosfera, quella sensazione che è unica e irripetibile». Non ci sono stagioni, non c’è giorno e non c’è sera in questo angolo incantato. Ci sono solo queste eccentriche regine, settantotto in tutto, in sandali d’oro e pietre preziose o stivali di cincilla e astrakan, insomma quasi dei doposci.
Le modelle: dalla cappa Farah Diba di astrakan blu petrolio, al tubino bustier di Gennarina che incede seriosa con il velo nero sul volto, a Maruzzella in tailleur bermuda di broccato ricamato con la tecnica Dolce e Gabbana: macramè, broccato, croquet, filo e perle, tutto insieme.
«Le clienti dell’alta moda sono veramente capaci di scendere al mare con la pelliccia sopra il costume o partire da Capri per essere la sera a Mosca», raccontano gli stilisti. È che le volpi, le linci, i visoni, gli astrakan che sfilano al tramonto su questi scogli hanno la leggerezza di un velluto di seta! Che siano il tailleur con la giacchetta sottile e la gonna svasata o il completo con il top con i bottoni di corallo e lo short corto-corto. Poi gli abiti e le gonne a spicchi come gli ombrelloni o le vesti Anni Cinquanta, a righe o con i disegni delle maioliche, tutti dipinti e sfumati a mano. O quelli realizzati con scampoli di tessuti originali degli Anni Sessanta. E ancora le creazioni souvenir «saluti da Capri»: la piazzetta, i Faraglioni, le case ricamati in paillettes. I foulard e le ceste-capolavori impreziosite da pietre vere.
Immancabili i gioielli: corone, tiare e diademi, poi le grandi fragole di rubini o i limoni di diamanti gialli per parure complete, gli orecchini a forma di gozzi, i putti e le maioliche. Ci sono voluti diversi anni per realizzarli. Dopo la kermesse è seguita un’elegante cena, dove Dolce e Gabbana, hanno salutato gli ospiti, ringraziandoli e ribadendo l’unicità di trasformare la semplicità, in Alta Moda.