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Cyberbullismo e tutela della privacy: il freno dato dal divieto di utilizzo di whatsapp per i minori di anni 16.

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Siamo oramai, da qualche decennio, nell’era in cui ci si meraviglia se bambini poco più che neonati, sanno utilizzare gli smatphone che spesso vengono preferiti ai giochi quali distrattori.

Basti pensare che solo la società Lego ha registrato nell’ultimo anno un calo vendite dell’8% con profitti in discesa del 17%.

Molti genitori se ne aprofittano nell’imboccare i figli, per non farli piagnucolare e per intrattenerli nello svolgimento delle loro attività quotidiane.

Crescono così, piccoli ingegneri robotici che talvolta, però, rischiano di non avere una buona educazione nell’utilizzo degli stessi.

Episodi spiacevoli sono stati portati alla luce dalla cronaca, anche nelle scorse settimane.  La condivisione di video fatti in classe ai professori o ai propri compagni/e, talvolta anche con contenuti spinti, hanno permesso si impartire punizioni rieducative agli stessi, ma hanno segnato in via definitiva la vita ai soggetti passivi di quelle immagini, che hanno subìto i comportamenti eroici degli altri, esaltati dal successo della rete.

Il regolamento europeo che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, arriva quale provvedimento di emergenza di tutela della privacy.

L’utilizzo dell’app sarà infatti vietata ai minori di 16 anni, presupponendosi probabilmente una coscienza e una sensibilità differente dei ragazzi al raggiungimento della detta età.

Non sono ancora chiari gli strumenti con cui detta misura sarà attuata, va infatti considerato che le schede telefoniche dei minori sono generalmente attivate mediante i documenti identificativi dei genitori.

Con molta probabilità per addivenire ad una concreta attuazione sarà attivato un incrocio di dati tra i profili instagram e facebook, resta tuttavia affidato ai genitori, una volta appresa la cautela attuata dalla società, sorvegliare con prudenza, al di là del compimento degli anni 16,  nell’interesse dei propri figli e dei loro compagni la circolazione delle informazioni mediante l’applicazione di Whatsapp e similiari.