La notizia è di quelle che invitano a riflettere sul rapporto tra politica e magistratura e sulle tendenze giustizialiste, senza riguardo al garantismo e ai proverbiali tre gradi di giudizio.
La vicenda è ben nota: nel 2012 sul Comune di Casoria cadde come un filmine l’accusa di violazione del Patto di Stabilità, e la notizia della raffica di avvisi di garanzia fece il giro di tutte le testate.
Ora, a distanza di diversi anni e diversi gradi di giudizio, arriva l’assoluzione per i consiglieri, dopo la richiesta del PM al Gip del Tribunale di Napoli di archiviare il procedimento.
Lo stesso procedimento vedeva coinvolte oltre trenta persone tra politici e dirigenti, e a quanto pare, continuerà per i soli Vincenzo Carfora in qualità di ex Sindaco di Casoria, del dirigente delle Finanze Alfonso Setaro e dell’assessore Valeria Esposito, per i quali i magistrati eserciteranno l’azione penale.
Cade, dunque, per tutti gli altri l’accusa di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico, e già sui social si registrano i commenti soddisfatti di alcuni consiglieri.
Tommaso Casillo sottolinea la serietà dei magistrati ma anche l’eccessivo risalto che all’epoca suscitò la vicenda e l’utilizzo della giustizia a scopi politici.
Dello stesso avviso Luisa Marro la quale non manca di togliersi qualche “sassolino dalla scarpa” nei confronti di quanti sui social cavalcarono l’onda della vicenda, e poi esprime solidarietà a Carfora.
Aspettiamo e seguiamo l’evoluzione del procedimento per chi ancora dovrà chiarire la propria posizione, sposando comunque la posizione di chi ritiene che anche nel giornalismo e non solo nella politica valgano le regole della deontologia professionale e dell’etica in generale.