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Fuori classifica, Napoli puoi sognare!

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higuain-755x515(Alessandro Pino) Sono cresciuto giocando a pallone, come tutti i ragazzini che amano questo sport. Se non eri un campione già da piccolo, giocavi in squadre medie o mediocri, solo per il gusto di  respirare la polvere che si alzava ad ogni tiro o per toccare quella sfera che in mano ai bambini sembra il mondo intero. In questi campionati c’era sempre una squadra che partecipava ma da fuori classifica, perché era di un altro livello, aveva una società forte e ricca alle spalle, poteva ingaggiare i giocatori più promettenti e quindi non era giusto facesse classifica. La Juventus in questo campionato sembra stia facendo la stessa cosa. Una grande squadra, organizzata, piena di campioni, con alternative in tutti i ruoli e ormai un gruppo consolidato da vari anni che le permette di vincere, a volte con facilità disarmante. Record su record macinati, 19 vittorie nelle ultime 20 partite, record di imbattibilità lungo 973 minuti, numeri mostruosi. Quello che lascia l’amaro in bocca aldilà delle sterili polemiche da bar, che ogni lunedì si riversano come fiumi in tutti i luoghi dove si parla di calcio, è la sudditanza con la quale gli arbitri hanno ancora a che fare quando arbitrano la Juventus. Non parliamo dei goal in fuorigioco millimetrici dati o non dati, che solo le moviole ripetute 100 volte riescono a percepire, anche se possono risultare determinanti nel conto finale di un campionato combattuto partita dopo partita, ma quei comportamenti di alcuni giocatori che hanno un trattamento diverso da altri che non giocano nella Juve. Sono i dettagli molte volte che fanno le differenze.

Il Napoli sta facendo un campionato incredibile, è a sole tre lunghezze da una corazzata. Il gioco del Napoli è semplice e divertente allo stesso tempo, fatto di velocità e interpretato dai giocatori giusti. Un allenatore, senza un passato di gloria, ma di grandi contenuti e di tanta gavetta. Un giocatore su tutti, un mostro sacro che sta riuscendo nell’impresa di battere un record vecchio di 66 anni, i 35 goal di Nordhal. Anche ieri dopo un inizio difficile, la squadra con gioco, corsa e impegno è riuscita a ribaltare il risultato, anche grazie all’ennesima doppietta del Pipita che ha messo a segno il ventinovesimo goal su 30 partite giocate. Il sogno è ancora possibile, 3 punti non sono molti ma possono sembrare una montagna altissima da scalare specie se c’è una  squadra che partecipa fuori classifica, ma finchè la matematica lo permetterà, Napoli può sognare.