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Cicatrici. Storia del coraggio di abbracciare la vita sconfiggendo il cancro al seno.

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cicatriciNella serata di lunedì, presso la sala Consiliare del Comune di Casoria è stato presentato il libro “Cicatrici” di Anna Maria Aiello, a cura di Graus editore. L’apertura dell’evento è stata attentamente curata nei minimi particolari dal giornalista Espedito Pistone. Ad aprire l’affascinante dibattito il Sindaco Vincenzo Carfora, il quale ha presenziato non solo come primo cittadino ma anche in qualità di medico donando il suo parere tecnico professionale. Il libro, infatti, narra della forte esperienza di Anna Maria, la quale si è trovata a combattere e sconfiggere con immensa forza d’animo il soprannominato “male femmina”; parliamo del tumore al seno. Durante il convegno si sono susseguiti pareri di diverse figure mediche, dall’oncologo Ghassan Markabaoui, alla psicologa e psicoterapeuta Angela Ritieni, nonché quello di Roberto Mabilia, referente della LILT, lega italiana per la lotta contro i tumori. Alla platea sono stati illustrati e spiegati in termini di estrema semplicità quelle che possono essere i principali fattori che provocano questo genere di malattia: un cattivo stile di vita, dipendenze, prima fra tutte quella dal tabacco, cattiva alimentazione e pessima qualità dell’ambiente circostante sono tra le principali cause di cancro. Si pensi che al giorno d’oggi circa 30000 donne all’anno sono colpite dal tumore alla mammella e che quest’ultimo rappresenta la patologia causa di mortalità più elevata, seconda solo a quelle cardiovascolari. Questo male potrebbe essere sconfitto sul nascere se solo si comprendesse l’importanza che ha il fattore prevenzione. Il proverbio “Prevenire è meglio che curare” non è mai stato più appropriato! E’ scientificamente provato, infatti,  che un’accurata e costante attività di prevenzione possa ridurre dell’80% la probabilità di incorrere in questa tipologia di problema. Purtroppo in Italia è ancora molto scarsa l’informazione e ancora di più, la consapevolezza che sia proprio la prevenzione a salvare la vita. Con il suo elaborato l’autrice ha voluto non soltanto esorcizzare la sua sofferenza ma le ha letteralmente riso in faccia, come lei stesso ha affermato. “La vita è meravigliosa e occorre sorriderle, sempre!”. Anna Maria ha spiegato l’importanza del fattore emotivo e psicologico, componenti fondamentali per avere il giusto approccio alla malattia. La stessa malattia, che lei stessa ha definito come un dono, è per molte donne vissuta come un profondo momento di crisi; una drastica rottura di tutti gli equilibri come precedentemente conosciuti che determina una vera e propria aggressione alla femminilità. Il seno è una parte estremamente delicata e così intimamente collegata al sentirsi donna che, nel venire così brutalmente stravolta dalla patologia, porta la donna che ne è colpita ad essere trascinata in un vortice di stati d’animo tra loro contrastanti, primi tra tutti il senso di colpa, la vergogna e la mancata accettazione del proprio corpo. Anna Maria è una donna forte, sensibile e dalla fede incrollabile, con due figli meravigliosi, Sabrina e Claudio, che lei definisce come l’abbraccio della Madre Celeste, che l’ha sostenuta e le ha donato la forza di reagire. La sua femminilità è stata messa a dura prova, se non addirittura distrutta dal cancro ma ricostruita e rinata grazie alla riconquista del senso vero della vita. “Grazie al dono della malattia, oggi riesco ad apprezzare anche una giornata di pioggia. Il tempo che trascorro con chi amo, ha un valore diverso. Mi sento rinata!”. Il messaggio e l’invito che l’autrice instancabilmente rivolge a tutte le donne è quello che “la prevenzione salva la vita!”. A noi del Giornale di Casoria non resta che sostenere ed incoraggiare il grido di consapevolezza di Anna Maria e porgerle i nostri più sentiti complimenti, per la vittoria, il coraggio e la tenacia che, ci auguriamo siano fedeli connotati di tutte le donne.

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Sono bella colorata e mai condizionata. Possiedo un tratto deciso e pungente. Anche se più volte temperata non mi sento affatto consumata. Rompiscatole matricolata, evidenzio in rosso ogni giustizia mancata.