Centro vaccini al museo Madre, la cultura e l’arte in prima linea

I loghi della cultura a Napoli sono sempre più in prima linea nella lotta al Coronavirus;  al centro vaccini della Mostra d’Oltremare ove si somministrano circa 4500 vaccini al giorno, si aggiungeranno, e saranno presto attivi, tre nuovi hub: al Bosco di Capodimonte, alla Stazione Marittina e al Museo Madre, per una capacità massima di ulteriori 4000 vaccinazioni al giorno.

Si tratta della capacità massima di vaccinazione, che attualmente però raggiunge numeri inferiori, poiché le dosi fornite dalle aziende produttrici, al momento non ancora a regime, non sono al massimo, e soprattutto dalle paure conseguenti alle tante voci sugli effetti collaterali del vaccino Astrazeneca primo fornitore in Italia.

I 3 nuovi hub avranno una dotazione complessiva di 21 box vaccinali. Ogni hub sarà punto di riferimento vaccinale per i quartieri circostanti.

In particolare il centro vaccinale del Museo Madre ospiterà il Centro Vaccini del quartiere San Lorenzo. La messa a disposizione della Piazza Madre – il grande salone posto al piano terra del museo – testimonia l’attenzione che lo stesso riserva ai cittadini del suo territorio, puntando quindi a prendersi cura, del corpo oltre che della mente dei suoi abitanti.

Entrando al Madre non si avrà l’impressione di essere nel solito centro vaccini, l’idea è infatti quella dare il palese segno di essere in un museo, di essere accompagnati dall’arte: “il museo ci riguarda” e “arte cura contemporanea”  sono le frasi che si leggono sulle pareti accanto al desk di accettazione.

Il percorso espositivo è stato ideato appositamente per la ASL Napoli 1 ed è destinato esclusivamente ai vaccinandi accolti in Piazza Madre, protagonisti di una campagna volta ad occuparsi della loro salute e del loro benessere.

L’accesso ai box sarà costellato dalle foto dei maestri Mimmo Jodice, Luciano Romano e Sergio Fermariello che con le proprie opere hanno creato una sorta di  passeggiata nella collezione del museo, che di passo in passo, di opera in opera, accoglie i cittadini nelle sale del museo e si pone come occasione per allontanare temporaneamente il pensiero dalle incertezze e inquietudini.

È importante anche ricordare che l’asl usufruirà gratuitamente degli spazi messi a disposizione dal Museo Madre, segno tangibile di come quest’ultimo sia perfettamente integrato nel quartiere nel quale è situato, e di quanto faccia per farlo innalzare dall’attuale situazione di disagio non solo sanitario ma anche e soprattutto culturale.

 

 


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