Ancora episodi d’incuria e degrado a Casoria, dove il quartiere Castagna continua a essere dimenticato da autorità e istituzioni, che da tempo hanno abdicato al loro ruolo lasciando alla sua sorte una delle zone più problematiche della città. Vani i numerosi tentativi di sollecitare chi di dovere a intervenire per ridare lustro e dignità al sobborgo periferico, che oltre alle annose e ormai endemiche difficoltà legate alla criminalità organizzata e all’incontrollato spaccio di droga, si ritrova puntualmente a fare i conti con un’umiliante mancanza di manutenzione ordinaria che ha trasformato uno dei luoghi più densamente abitati del comune in un sobborgo ove tra asfalto in pietose condizioni, marciapiedi sconnessi e vegetazione selvaggia si fa sempre più fatica a vivere serenamente.
Se il mancato rifacimento delle strade e dei marciapiedi è giustificato dalla disastrosa situazione finanziaria in cui versa il comune di Casoria lo stesso non si può dire del mancato diserbo delle aree dell’hinterland casoriano, un’operazione decisamente non dispendiosa che dovrebbe avvenire periodicamente, in particolare con l’approssimarsi della stagione estiva, che come si sa accelera la crescita della vegetazione e dunque aumenta il rischio per animali e bambini di infettarsi a causa delle precarie condizioni igieniche di quei luoghi una volta adibiti al gioco e allo svago. I cittadini del posto, benché illusi dagli slogan vuoti e dalle false promesse delle istituzioni, continuano a vivere in uno stato di conclamato abbandono, isolati da quello che è il centro nevralgico della città, costretti a subire l’onta negativa di non ha più alcuna tutela. Che gli abitanti del quartiere Castagna valgano meno dei residenti di San Mauro, di via Pio XII o di piazza San Paolo? Una domanda che fa male ma che riflette lo stato d’animo dei casoriani che da molti anni hanno perso fiducia nella politica e vedono sempre più calpestati i loro diritti e soprattutto il proprio benessere.
Ecco perché la questione del quartiere Castagna, come quella di Arpino e di tutte le zone più trascurare della città, vanno affrontate al più presto, senza più tergiversare o attendere soluzioni miracolose che mai si paleseranno. È terminato il tempo delle promesse di marinaio e delle vacue réclame che oggi appaiono come l’ennesima presa in giro verso persone che chiedono a gran voce di tornare a esistere e di non essere più contribuenti passivi che vedono privarsi giorni di più del loro orgoglio di essere casoriani. Ripulite le strade, ripristinate le condizioni igienico sanitarie all’interno della villetta Cimarosa, ridate lustro a via Renato Carosone e provvedete a diserbare via Calvanese, scomparsa sotto metri di erbacce e sterpaglie. Queste sono le richieste, urgenti e sacrosanti, che i residenti fanno a questa Amministrazione per poter quantomeno portare i bambini a passeggiare senza paura di incorrere in malattie o infezioni causate dalla sporcizia e dall’incuria che regnano nel quartiere Castagna.










