“Dobbiamo mandarli a casa” – “Rivolgiamoci al prefetto” – “Liberiamo la città” – Questi alcuni slogan ripetuti più volte dai consiglieri di minoranza dell’amministrazione Carfora. Un’opposizione seria, che voglia mandare a casa il sindaco, esiste o è un teatrino finalizzato ad ottenere visibilità? Seguite, con me, questo piccolo excursus sulla situazione politica nella città di Casoria. Partiamo con il consigliere Giuseppe Monaco, eletto con 367 voti nelle liste dell’Api, amico storico dell’assessore Casillo, diventato “famoso” grazie a facebook e definito da alcuni “il consigliere tastiera”. Sui social network, da tempo, ripropone lo stesso articolo di giornale dichiarandosi all’opposizione ma, nei consigli comunali, non si è mai dissociato in maniera netta dalla maggioranza di governo e nell’ultimo consiglio comunale, previsto per discutere temi importanti, nemmeno si è presentato. Del Prete Giovanni, mister 866 preferenze, eletto nella lista civica Casoria in positivo, poi passato al gruppo misto e oggi nel Ncd di Alfano, in una intervista del 1 agosto 2014, rilasciata al giornale Casoria2, affermava: “Prendo nettamente le distanze dall’attuale maggioranza, che ha fatto poco se non quasi nulla di ciò che aveva promesso”. Oggi, sconfessando quelle parole, non si presenta all’ultimo consiglio comunale, quindi confermando, in maniera tacita, il suo appoggio alla maggioranza del sindaco Carfora. Stesso discorso vale per Nando Mosca, 503 preferenze alle ultime elezioni, eletto nella lista Casoria in positivo, anche lui assente all’ultimo consiglio, fa parte della corrente del consigliere regionale Gennaro Nocera, nelle riunioni di partito di Forza Italia non si è mai presentato, e sono pochissimi i suoi interventi nell’assise cittadina. Infine Massimo Iodice, candidato sindaco alle ultime elezioni, definito da qualcuno il “Razzi” parlamentare della politica locale, prima centro destra, poi Udc grazie alll’assessore regionale Sommese, poi ha lanciato l’associazione politica “Direzione Futuro”, che secondo un componente che ne ha fatto parte si è arenata dopo qualche mese. In consiglio comunale non ha mai svolto il ruolo di leader dell’opposizione, anzi il più delle volte ha preferito non esprimersi su importanti argomenti. Caso diverso, invece, per il consigliere Pasquale Pugliese, Nuovo Psi di Caldoro, entrato in consiglio comunale con 635 voti, grazie al padre Antonio, già vice–presidente della provincia di Napoli. Dopo aver sostenuto l’amministrazione Carfora, per ben due anni e mezzo, ed aver espresso, nella dott.ssa Valeria Esposito, il proprio assessore di riferimento nella giunta cittadina, si è convinto che proseguire con questa amministrazione significhi provocare un danno ai veri interessi della città, ed insieme ai quattro consiglieri del Pd e al consigliere Emilio Polizio (Udc) sembra aver costituito quel gruppo di “opposizione” che molti attendevano da tempo. Ad oggi, dopo quasi quattro anni, questa è la situazione che si presenta sotto gli occhi di tutti. Vogliamo ancora questo?