Ancora una volta la città di Casoria sale alla ribalta delle cronache per l’incessante ondata di criminalità che ormai da mesi colpisce la cittadina a nord di Napoli. Proprio quando il Natale aveva, finalmente, portato una ventata di freschezza, di allegria e di innovazione con l’allestimento dei mercatini natalizi e luce a tema per la città, tutto sembra svanire con atti criminali violenti che fanno riflettere molto sull’invivibilità attutale del nostro paese.
Come successo nelle precedenti settimane, il week end casoriano somiglia sempre di più ad un film poliziesco degli anni Ottanta, dove malviventi, a volto coperto e di ogni età, in sella a scooter e con armi da fuoco fanno quello che vogliono per accaparrarsi indegnamente la fatica e il lavoro altrui. Nel pomeriggio di venerdì due banditi hanno cercato di rapinare la gioielleria Franchetti nella struttura commerciale “Al Centro”, facendo esplodere anche colpi d’arma da fuoco nelle vetrine, ma con scarso risultato, provocando solo un grosso spavento per clienti e gestori del negozio. Sorte diversa per i tre rapinatori che nella serata di sabato hanno cercato di rapinare una tabaccheria in Via Etna. Infatti, i tre malviventi avevano quasi portato a conclusione il colpo con un bottino cospicuo quando un carabiniere fuori servizio decide di intervenire e trarre in arresto almeno due di loro. Per fortuna, in entrambi i casi, le rapine si sono risolte senza danni eccessivi o come nel secondo caso braccando tempestivamente i criminali. Per fortuna, questa volta le testimonianze raccolte parlano di un grande spavento ma i cittadini iniziano ad essere stanchi. Camminando tra le vie principali della città di Casoria chiediamo ai passanti come vivono questo stato di cose, quali sono le loro paure e perplessità. Così, ci fermiamo a parlare con una mamma, P. R. di 48 anni, che ci esterna tutta la sua preoccupazione. “La mia reazione potrà sembrare esagerata ma è ormai un anno che non indosso più oggetti d’oro o di valore. Le notizie su rapine ai negozi, ai tabaccai, alle persone aumentano sempre e io ho davvero paura a scendere per strada per andare a fare la spesa, andare dal medico, a fare shopping ma anche per una semplice passeggiata” . Il primo commento della donna che risponde alle nostre domande. “I controlli sono sempre più rari. Di pattuglie e agenti per strade se ne vedono veramente pochi, quindi può comprendere la mia paura. Non solo per me ma per i nostri figli, i nostri genitori quando vanno a ritirare la pensione, viviamo perennemente con la paura di poterci trovare vittime o nel bel mezzo di una rapina. Spero che al più presto vengano presi provvedimenti seri e adeguati”. Evitando ogni tipo di populismo e qualunquismo, evitando qualsiasi tipo di attacco a politici ed istituzioni, ci chiediamo: quale sarà l’evento scatenante che determinerà un inevitabile inversione di marcia per garantire alla città una vivibilità maggiore?