Casoria: l’estate critica degli anziani in città. Mancanza di spazi adatti al ritrovo

anziEstate difficoltosa per gli anziani di Casoria. Il comune infatti non ha previsto per quest’anno proposte progettuali a loro dedicate, come ad esempio iniziative volte a combattere la solitudine e l’isolamento in città. Così il rischio dell’emarginazione è alto e sono favoriti lo scoramento e gli episodi di depressione senile. Oltre alla mancanza di iniziative aggreganti di condivisione comunitaria, un’altra inefficienza cittadina è la mancanza di spazi adatti al ritrovo, allo svago. I giardini comunali di piazza S. Paolo oppure quelli della villa comunale ad esempio, oltre a versare nell’incuria urbana sono spesso d’estate posti isolati e poco sicuri, spazi desolati dove tristemente qualche anziano si ferma da solo per riposarsi o assistito da una badante. Eventi dedicati a loro che favoriscano la socializzazione e l’integrazione mancano, servizi e attività diurne come giochi da fare all’aperto, campi di bocce, musica all’aperto e organizzazione di sagre o partecipazione a gare di cucina nemmeno a parlarne. I campi di bocce nei pressi della stazione vivono in un degrado totale, eppure furono spesi migliaia di euro per la riparazione. Perché non possono essere utilizzati? Purtroppo la situazione non è ristretta soltanto ai luoghi citati ma interessa ogni zona della città, da quella più centrale a quella più periferica, per non parlare della situazione di indecoro urbano nel quale versano alcune strutture dedicate a loro. La cattiva gestione finanziaria delle risorse comunali a Casoria, si abbatte sulle fasce più deboli: sono negate l’accoglienza dei loro bisogni e le modalità e gli strumenti specifici per poter rispondere alla domanda d’intervento sul miglioramento della qualità di vita estiva. La città necessita di politiche sociali adeguate alle esigenze dei suoi anziani. Casoria ha bisogno di una guida amministrativa che guardi ai nostri “vecchietti” con maggiore responsabilità.

 


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