Casoria. Le associazioni di protezione civile Folgore – Airone, volontariato senza sosta.

10408042_762860777102844_1899918368287225617_nIn un mondo senza più sentimenti, dove regna spesso l’odio e l’indifferenza, è possibile trovare ancora delle mosche bianche, ovvero quelle persone che nonostante tutto sono ancora disposte ad aiutare a sacrificare se stessi per il prossimo. Sono, ormai da anni, esempi di vita i volontari delle associazioni di protezione civile “Folgore” e “Airone” di Casoria. Operano sul territorio da oltre vent’anni eppure la loro opera non si è mai fermata. Solo nell’ultimo anno i due gruppi di volontariato hanno preso parte ad oltre 200 servizi per conto del comune di Casoria e per la regione Campania, hanno realizzato corsi di formazione per circa 150 bambini, realizzato diverse campagne di sensibilizzazione come quella per i fuochi d’artificio e contro l’abbandono degli animali, hanno stipulato accordi con istituti comprensivi e orfanotrofi, realizzato raccolte di beneficenza e partecipato ad opere caritatevoli, insieme a diversi istituti ecclesiastici, per gli anziani e i senza tetto, tutto questo a costo zero. Nel mese di dicembre, con il Natale alle porte, il lavoro dei volontari non si è mai fermato anzi si è intensificato maggiormente. Infatti, dopo aver raccolto giocattoli ed indumenti per persone e bambini bisognosi, le due associazioni hanno aiutato il personale del Madrinato San Placido di Casoria per la buona riuscita del pranzo di Natale per gli anziani. Il loro impegno non si fermerà qui. Infatti, non appena inizierà il nuovo anno, i volontari saranno impegnati nel progetto “Dona un Sorriso”. L’idea, nata lo scorso anno, si concretizza con la raccolta di calze dell’Epifania destinate ai bambini dei diversi orfanotrofi presenti nella provincia di Napoli. Noi de “Il giornale di Casoria” abbiamo fatto visita alla sede delle due associazione e ad accoglierci è stato Pasquale Russo, coordinatore della Folgore, volontario da oltre dieci anni. “Ogni anno cerchiamo di migliorare e di aumentare le opere di beneficenza. Sappiamo benissimo che organizzare un pranzo per gli anziani o per i senza tetto, portare un uovo di Pasqua o una calza dell’epifania ad un orfano, non cambierà loro la vita ma siamo sicuri che in quel momento gli strapperemo un sorriso, con la speranza che possano conservare di noi un bel ricordo – afferma Russo – Ci teniamo a precisare che il nostro operato non vuole essere pubblicizzato a tutti i costi, nella provincia ci conoscono tutti e non dobbiamo dimostrare nulla. Tutte le attività, le iniziative, le opere di beneficenza sono fatte a spese nostre. Il nostro scopo primario è quello di donare agli altri. Togliamo tempo alle nostre famiglia per il prossimo senza volere nulla in cambio, ci basta un sorriso e una stretta di mano.” Insomma, un gruppo di persone che vive per il volontariato, che sacrificano se stessi per i più bisognosi ma anche un gruppo di persone con una formazione particolare per essere pronti a qualsiasi evenienza. Non a caso i due gruppi sono nuclei di protezione civile, e quindi, oltre al volontariato, operano in un settore quale quello dell’emergenza.


Pubblicato

in

da