Nell’estate dei 222 milioni per O’Ney una storia che ci riconcilia con lo sport più bello del mondo, o quantomeno il più seguito. L’Oratorio Don Guanella vince la Junior Tim Cup disputata tra tutti gli oratori d’Italia. Gli oratori, soprattutto al Nord, sono stati in passato una vera e propria fucina di campioni, ora è il Sud e in particolar modo l’area a Nord di Napoli con Scampia in testa a farla da padrone. L’Oratorio è stato fondato nel 1996 da Don Aniello Manganiello prete anticamorra che proprio per contrastare questo fenomeno pensò insieme ai suoi collaboratori di creare una struttura per tenere lontano dalle strade questi ragazzi candidati ad un ruolo nelle organizzazioni malavitose. La scritta sulle maglie è “Gesù è più forte della camorra” è il miglior sponsor che si possa avere.
883 gli oratori in gara, e a spuntarla allo stadio Olimpico di Roma è stato proprio l’Oratorio don Guanella di Scampia. Grande soddisfazione per i giovanissimi atleti napoletani che hanno potuto alzare il trofeo in uno degli stadi più importanti del mondo.
Come tutti gli oratori nati nel corso della storia, lo scopo finale è creare un posto di aggregazione di condivisione, per accompagnare la crescita dei ragazzi fin dalla più giovane età, seguendo delle dottrine ormai consolidate e nel caso degli oratori nati in posti difficili, come Scampia per l’appunto, lo scopo finale viene rafforzato dalla volontà di evitare a questi giovani un futuro dal finale scontato. L’Oratorio coinvolge una larghissima fascia d’età che va dai 6 ai 30 anni, e la prima squadra è iscritta al campionato di Promozione Campano, prima squadra del quartiere ad esserci riuscita. In un campionato dove cominciano a girare soldi, l’Oratorio riesce a partecipare senza soldi. Tutto volontariato, nessuno viene pagato, mister, atleti, accompagnatori e tutti quelli che lavorano dietro le quinte, si prodigano solo per il gusto di partecipare di essere utili.
Ci si prepara per l’anno prossimo e tutti quelli che compongono questo meraviglioso miracolo sportivo e di vita, attendono i tifosi e chi vuole ammirare le gesta dei baby campioni allo stadio “Antonio Landieri” intitolato proprio ad Antonio, ragazzo disabile di 25 anni che fu vittima innocente e inconsapevole di un conflitto a fuoco tra gli scissionisti e i Di Lauro.
La storia dell’Oratorio don Guanella e il risultato ottenuto è il miglior spot a favore dello scopo principale dell’oratorio. Calcio e sociale insieme, ottimi risultati, grande attenzione per il prossimo, insomma “We can” o meglio “Se po fa”