Casoria ancora una volta al centro di un caso di cronaca. Nella giornata di ieri infatti, le forze dell’ordine hanno sequestrato un outlet non autorizzato che operava da qualche tempo nel ripostiglio di una trentaduenne. La ragazza, coadiuvata dalla sorella, aveva infatti messo in piedi un’attività clandestina nel sottoscala del suo appartamento, trasformato senza alcuna autorizzazione in un negozio d’abbigliamento nel quale esponeva quasi due mila prodotti, in maggioranza ricavati da rapine effettuate presso gli store di Alcott e Bershka, a cui le due donne avevano sottratto merce dal valore superiore a sessanta mila euro. Tra la refurtiva sono stati rinvenuti ben 416 abiti e 79 paia di scarpe di marca. In attesa del processo, la donna è finita in manette e attualmente si trova in regime di arresti domiciliari mentre la sorella e il proprietario del locale ove si consumava il reato sono tuttora a piede libero. Per tutti le accuse sono di ricettazione, produzione e commercializzazione di merce contraffatta e rischiano la reclusione da uno a quattro anni con la multa da 3.500 a 35.000 euro. Il bottino accumulato dalle due malviventi, che comprendeva in particolare merce originale, è stato regolarmente resistito alle aziende lese.

Casoria, gestiva un outlet abusivo nel sottoscala: arrestata
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