I giovani dei quartieri cosiddetti a rischio della città, vivono una condizione di difficoltà quotidiana. Nei vicoletti del centro storico ed in alcune zone periferiche la qualità di vita è pessima. Le scuole, le abitazioni, le strade, versano in condizioni di incuria e la manutenzione di queste è inesistente o inefficace. Non vi sono spazi adatti dedicati ai ragazzi, ne centri di formazione culturale. In questo triste scenario, l’educazione alla cittadinanza è del tutto trascurata e potremo dire oramai bandita. I giovani che hanno in sé il seme delle potenzialità, si vedono costretti a frenare i propri slanci e a rinunciare alle proprie aspirazioni in una città che non riesce ad accoglierli. Le scuole devono fronteggiare innanzitutto le proprie carenze interne, a livello organizzativo, gestionale e didattico e rapportarsi con impianti inadeguati o mal funzionanti, cedimenti e inefficienti piani di sicurezza. La dispersione scolastica registra cifre preoccupanti, con l’annessione di giovanissimi nelle file della microcriminalità. Ai giovani casoriani, vanno trasmessi i valori della normalità, che contempla l’esercizio e l’educazione alla legalità, alla cultura alle regole civiche, alla conoscenza e allo sviluppo dei talenti di ognuno. Bisognerebbe puntare sulle bellezze della nostra città, riappropriarsi degli spazi abbandonati, ripartire dagli incontri culturali, dalle visite guidate ai percorsi di storici. La cultura che sia volano per la città di Casoria, cercando di ottenere la massima adesione alle iniziative ed avendo in mente che proprio dalle bellezze della nostra terra si può ripartire.
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