Ieri si è diffusa la notizia, riportata anche su giornali, che il Sindaco di Casoria ha istituito un Comitato d’Onore per la prossima canonizzazione del Beato Ludovico, prevista per il 23 novembre c.a. in Piazza San Pietro. Ha dell’assurdo la eterogenea e mal composta composizione del Comitato. Innanzitutto accanto a lui, che avrà la carica di presidente, ci saranno tutti gli assessori e i consiglieri comunali della città, Presidente Onorario invece è il Cardinale Crescenzio Sepe.
Nasce quindi spontanea la prima considerazione: come possono sedere, nello stesso Comitato, il Pastore dell’Arcidiocesi di Napoli convinto difensore delle unioni uomo-donna e il primo cittadino Vincenzo Carfora che un anno fa ha autorizzato, per la città di Casoria, le unioni omosessuali? Come potrà, il nostro Arcivescovo, confrontarsi con assessori che pochi mesi fa attestavano che ai Murales con la faccia del Beato Ludovico preferivano le posizioni del Kamasutra perché avrebbero portato in città più turismo? Altri nomi chiamati a sedere nel comitato fanno sorgere più di qualche dubbio, tra questi alcuni ex politici e il cantante Nino D’Angelo, nulla togliendo alla sua bravura artistica, non si comprende quale possa essere la sua utilità all’interno di un comitato organizzatore di momenti religiosi per una canonizzazione, che poco o quasi nulla ha a che fare con lo “spettacolo” e che invece dovrebbe richiamare i fedeli al senso religioso e devozionale più personale?
Queste persone (salvo alcune che meritano di farne parte) sono state chiamate perché «si sono adoperate sul territorio, a rendere sempre più apprezzate la memoria, la santità e la dottrina del Beato». Lascio a voi le considerazioni, se questi lo hanno valorizzato allora ce la passiamo davvero male.
Occorre poi ritenere che, se un Comitato andava costituito, doveva cercare di raccogliere in una rete tutte le associazioni e i comitati che organizzeranno, nelle diverse città dove il Beato operò la carità, iniziative che ne commemorino il ricordo, doveva avere quindi un ampio campo di azione e il Presidente non doveva essere il primo cittadino.
Non si contano poi le esclusioni “famose” tra queste innanzitutto quella dei Frati (i primi che dovevano farne parte trattandosi della canonizzazione di un loro confratello e che avrebbero potuto al meglio tessere la rete di contatti della quale accennavamo sopra) e poi quella di Rosalia Marino, attuale Presidente dell’Associazione del Beato Ludovico da Casoria, che da anni porta avanti iniziative tese a valorizzarne la memoria. Indimenticabile l’impegno profuso dalla Fondatrice e prima Presidente dell’Associazione l’Ins. Pina Mugione, prematuramente scomparsa lo scorso ottobre. È dunque evidente la volontà di escludere chi si è impegnato da anni per il Beato e accettare e includere chi ha necessità di visibilità, è chiaro che questo Comitato che si definisce d’Onore tende ad onorare non il Beato ma coloro che ne faranno parte. Ci duole vedere tra i membri anche Suor Elvira Piscopo – Elisabettina Bigia, che dovrà cercare di districarsi tra le diverse opinioni dei componenti, ci corregga qualcuno se sbagliamo ma il nostro Beato ai suoi frati e alle sue suore, ricordando che dovevano essere “protagonisti” della carità e delle iniziative, non aveva detto: “Mai mettersi in mano al governo, MAI! Ve ne faccio uno scrupolo”. Non c’è che dire se questi sono i presupposti il Beato verrà ricordato nel migliore dei modi, iniziando a non dare ascolto ai suoi insegnamenti. Intanto alcuni fedeli si stanno muovendo per costituire un “vero” comitato costituito dai fedeli e non dai politici di turno.