Casoria. Ambiente e decoro urbano. Quale destino attende la città. Si attendono risposte dai vertici di Casoriambiente.

Anche dopo l’ultimo consiglio comunale e la successiva conferenza stampa dell’opposizione, si evince che il problema più serio che attanaglia la città e che deve essere affrontato urgentemente è quello relativo all’ambiente. Le cose da fare sono tante, e chi ha avuto modo di seguire il consiglio comunale o chi ha letto le notizie al riguardo, saprà che anche a livello regionale il problema è stato affrontato. Sono stati costituiti degli enti d’ambito a livello regionale per la gestione dei rifiuti integrati e come comunicato dall’assessore all’ambiente, l’Architetto Pietro D’Anna, è stata creata una task force, per il controllo delle periferie, teatro di sversamenti selvaggi. Nell’intervista rilasciata a questo portale lo stesso D’Anna, ci informava dell’intenzione di far partire in tempi brevi un monitoraggio dell’aria che respiriamo, e anche a livello scolastico, è partita una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata. In questo momento chi praticamente agisce sul territorio è Casoriambiente, società in house del comune di Casoria, che costa un bel po’ di soldi allo stesso comune e a tutti i cittadini. Sicuramente dalle parole dell’assessore, traspare la volontà di ridurre la voce uscite in questo senso, magari agendo sugli stipendi dei dirigenti e/o attraverso altre forme di risparmio, fatto sta che attualmente, il servizio reso da questa società non è più al livello delle aspettative, la qualità del servizio rispetto ai soldi spesi non è accettabile e ne è prova lo stato in cui versa la città. Lo spazzamento quotidiano è inefficace, lo svuotamento dei cestini situati in giro per la città anche, le strade risultano sempre più sporche e sempre più zone sono invase da materiali vari, non ci sono servizi di diserbo ormai da tempo memorabile e nemmeno cura delle aiuole. Lo spazzamento Domenicale, seppur qualche anno fa approvato con regolare bando, non è mai partito. Insomma una serie di lacune che rendono mediocre il decoro urbano. La ragione di tutto ciò andrebbe ricercata nella carenza di organico con cui deve confrontarsi Casoriambiente. Un ridimensionamento frutto dei decessi e dei pensionamenti. Noi aggiungiamo che non c’è alcun controllo del lavoro svolto, tanto che  in qualche quartiere, lo spazzamento non viene effettuato e anche il ritiro dei rifiuti, in alcune zone, periodicamente viene dimenticato. Il problema della carenza di organico, è sentito in particolar modo nella squadra degli spazzini, che  sembra essersi ridotta a 12 unità. E’ facilmente intuibile che tale numero non può garantire un servizio efficace. Durante il mese di Agosto, il comune ha esternalizzato il servizio e l’aiuto è arrivato dal Movimento di Lotta per il Lavoro di Gennaro Laudiero, che da tempo si è costituito in cooperativa, formato da USB e LSU locali, e che ha saputo affiancare Casoriambiente, espletando un buon servizio, rendendo la città più pulita. Perché non utilizzare in modo continuo e duraturo questo servizio esterno, che ha dato prova di efficacia? Durante il recente commissariamento, anche la commissaria prefettizia, aveva invitato la società Casoriambiente ad organizzare un progetto con questa cooperativa, che potesse avere la durata minima di un anno, in modo da poter realmente misurarne l’ efficacia e nel frattempo dare un decoro urbano accettabile alla città.

Difficile ricevere notizie dai vertici aziendali o avere una buona comunicazione, saremo felici e disponibili a dare voce a Casoriambiente tramite l’Ing. Antonio Isoldo, direttore tecnico, speranzosi che possa darci chiarimenti sulla reale situazione della società.

Quale destino attende Casoria, quale decisione prenderà la nuova giunta? La spesa è già alta, questo è chiaro, ma forse prendendo le giuste misure, si può pensare ad esternalizzare questo servizio come è stato fatto adesso, ed avere la speranza di vedere una città più pulita, ogni giorno e non solo sporadicamente.


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