Tra i manifestanti contro la BCE lo scorso 2 ottobre al bosco di Capodimonte c’era anche un gruppo di cittadini, tra cui molti disoccupati di Casavatore. I temi messi in risalto su alcuni striscioni, erano: precarietà, disoccupazione e speculazione. Il giornalista Angelo Vozzella, portavoce del gruppo si è espresso sugli scontri a Capodimonte: “Ci hanno caricato con lacrimogeni e idranti, perché un ragazzo, Mario, è salito su una scala per portare uno striscione nel bosco di Capodimonte, dove erano riuniti la BCE e i poteri forti a decidere sulle nostre teste il nostro futuro. Pagherete queste lacrime.” Il movimento disoccupati di Casavatore, sta cercando di proporre nuove idee, invita il sindaco Sannino a un dibattito pubblico con lo scopo di discutere dei problemi reali del paese. Il movimento accusa l’amministrazione comunale di non essere intervenuta: sulla mancata pulizia della circumvallazione esterna, nel migliorare il trasporto pubblico per i lavoratori e gli studenti, su come bisogna agire per chi ancora tristemente non lavora e come intervenire sui ceti meno abbienti. A questi si va ad aggiungere proposte su come attivare sportelli per chi non ha potuto provvedere a pagare il canone locativo in ragione al decremento reddituale subito dal nucleo familiare, cioè la cosiddetta morosità incolpevole.

Casavatore. Si mobilitano i disoccupati contro il comune.
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