Dopo le proteste dei giorni scorsi sulla TARI, i cittadini incontrano il sindaco Sannino e il consigliere comunale Vito Marino. Il sindaco Sannino così si è espresso: “Con documenti alla mano, voglio far presente ai cittadini di Casavatore o meglio dimostrare che taluni documenti attestano l’incremento di un milione e 200 mila euro sui costi dell’appalto durante la gestione del mio predecessore (Pasquale Sollo ndr). Sono pronte ad essere recapitate le cartelle di pagamento per l’anno 2014. Il Comune, a mezzo della propria concessionaria, ha messo a ruolo un ammontare di 4.247 milioni di euro per i debitori; prevedendo circa 400mila euro a carico dei cittadini. Le cartelle (per ora solo di invito bonario) inizieranno a giungere al domicilio dei casavatoresi la prossima settimana. I cittadini mi hanno dato la possibilità di poter far notare loro il perchè i tributi siano incrementati, purtroppo è conseguenza di vecchia gestione sbagliata, portando i medesimi tributi da 3 milioni e 800 mila euro, a 4 milioni e 200 mila. Verosimilmente paghiamo piu’ di comuni come quello di Qualiano che con 25 mila abitanti a fronte dei 19 mila quasi di Casavatore, spende circa due miliardi delle vecchie lire in meno. Un paradosso che purtroppo si somma ai tributi comunali (affidamenti, società esterne e clausole contrattuali), che siamo obbligati a pagare per legge e per la quale non ci possiamo esimere. In realtà, sarebbe stato il 30 settembre il termine ultimo di consegna. Ma sembra che la società concessionaria del Comune abbia depositato il ruolo solo pochi giorni fa.”
Duro, diretto e schietto invece il consigliere Marino: “Chiediamo che l’assessore all’ambiente D’Antò e ai tributi Iavarone, si dimettano quanto prima per aver promesso il decremento tributario. Ormai la raccolta differenziata è inutile negarlo, ha fatto tristemente flop e le responsabilità politiche e gestionali sono palesi. Se almeno fosse rimasto un briciolo di buon senso andrebbero a dimettersi seduta stante. Nel recente passato ho suggerito di introdurre Isole Ecologiche Temporanee ed Ecocentri Mobili per incentivare il compostaggio domestico e istituzione di una commissione paritetica tra cittadini con adeguate competenze e amministrazione comunale, in modo da ampliare il riciclaggio recuperando i rifiuti per mirare allo zero. Infine bisogna conoscere quanto incassiamo con la differenziata anche per gli abiti usati, visto che con la raccolta siamo scesi al 34%.”
