di Maria D’Anna – Arpino perde la casa comunale sita in via Benedetto Croce. Secondo la maggioranza un danno non di grande rilevanza, per l’opposizione invece un’altra pagina infelice per il sindaco Raffaele Bene e la sua Amministrazione. Il Comune ha dovuto chiudere la casa comunale di via Benedetto Croce ad Arpino per l’inagibilità dell’edificio, dichiara con un suo comunicato il sindaco, rassicurando che i servizi in essa allocati rimarranno comunque ad Arpino. Gli interventi necessari alla sua messa a norma non sono attualmente alla portata delle esigue casse comunali per cui, insieme all’ ASL NAPOLI DUE NORD si è pensato di approfittare dell’opportunità data dai fondi PNRR per realizzare una Casa di Comunità o un Ospedale di Comunità o un centro di servizi sanitari di base per i cittadini, offrendo servizi comunque di notevole utilità per la collettività cittadina. Di tutt’ altro avviso l’ opposizione, come si evince da un altro comunicato firmato dai consiglieri comunali Mauro Baratto, Orsino Esposito, Pasquale Fuccio, Alessandro Graziuso, Luisa Marro, Gaetano Palumbo, Vincenzo Ramaglia, Nicola Rullo, Angela Russo ed Elena Vignati, nel quale viene invocata la revoca della delibera di giunta comunale recante la manifestazione di interesse a concedere in comodato d’uso la sede della casa comunale di Arpino al Dipartimento Dipendenze Patologiche della ASL NAPOLI DUE NORD in conseguenza di un eventuale finanziamento del progetto su richiesta della suddetta ASL nell’ambito dei fondi PNRR. In virtù dell’ articolo 42 del Testo Unico sugli Enti Locali locali la materie sarebbe di stretta competenza del Consiglio Comunale e quindi la delibera relativa risulterebbe un atto illecito che metterebbe a rischio sia la Asl che il Comune. L’opposizione quindi chiede a gran voce la revoca della delibera e l’applicazione della normativa vigente, chiedendo in caso contrario che intervenga il Prefetto a ripristinare la legalità. I dubbi sono legittimi. Giusto cercare di usufruire di finanziamenti provenienti da Enti sovraordinati per opere di carattere pubblico. Ma anche la casa comunale è un riferimento importante. Si è fatto negli anni tutto il necessario per conservarla in buono stato o ci sono manchevolezze al riguardo? Sono fondati i rilievi giuridici dell’ opposizione? Si spera di avere presto risposte chiare a questi interrogativi e soprattutto che la frazione di Arpino, già carica di problemi, non debba patire ulteriori disservizi.

Casa comunale Arpino, è sempre polemica per la cessione all’Asl
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