La Pasqua è una festa cattolica che vuole celebrare la resurrezione intesa come liberazione da tutto ciò che opprime il nostro cuore. Il ritorno alla vita dopo la morte come il risveglio dopo il sonno. E’ comune a tutte le religioni, la speranza della vita oltre i limiti temporali del corpo. L’augurio quindi che facciamo ai nostri lettori che aumentano sempre di più è proprio quello di poter vivere una “resurrezione” dei cuori liberati per quanto possibile dai mille affanni della vita quotidiana. Lo stesso augurio formuliamo alla nostra città: Casoria! Una città attanagliata dai soliti problemi di vivibilità che sono gli stessi di un anno fa e di dieci anni fa. La narrazione delle vicende umane, sociali e politiche cittadine sembrano un ripetersi di quei corsi e ricorsi storici di cui scriveva Giambattista Vico. Il termometro della situazione in città lo registriamo dalle lamentele dei cittadini che ci arrivano tramite la rubrica che abbiamo creato per loro: la parola ai cittadini. Disagi quotidiani vissuti e raccontati dai protagonisti del fatto, rappresentati immediatamente alle autorità competenti senza timore e timori di disturbare il “manovratore”. Questo è l’unico tipo di giornalismo che conosciamo e che sappiamo fare. I riscontri arrivano. Il report delle prestazioni del portale nel mese di marzo presenta numeri davvero eccezionali che dimostrano la crescita esponenziale del giornale. Di questo siamo lieti. Di ciò ringraziamo i nostri tantissimi lettori, sempre in aumento. Ci seguono anche i casoriani all’estero. Da tutt’Europa. Ed anche oltre. Buone e serena Pasqua alla nobile Terra di Casoria. Buona e serena Pasqua ai nostri lettori ed alle loro famiglie. Mi raccomando: non perdiamoci di vista!