In questi giorni tra luci scintillanti e gesti più o meno cortesi ci siamo accorti che l’apparenza, il mostrare, l’essere, hanno trovato spazio nella disperazione quotidiana di migliaia di cittadini dell’area a Nord di Napoli, dove l’ingordigia ha preso il sopravvento e la falsità ha trovato spazio in menti vuote e accecate da potere. Perché dovrei augurarvi buon anno se non siete disposti a cambiare, a ricercare soluzioni concrete ad un maggior benessere della collettività? Per i politici, che si affannano alla ricerca di un “posto al sole” alla conquista di poltrone da occupare, agli imprenditori che guadagnano sulla pelle di onesti lavoratori, ai truffatori, impostori e malavitosi che per tornaconti personali sono disposti a tutto, a quelli che semplicemente dicono “che male c’è, tanto lo fan tutti” vi auguro un anno fastidioso, che vi possa pungolare nelle vostre scelte quotidiane, farvi riflettere e portarvi al cambiamento. Per avere un anno buono, occorre fare qualcosa di buono. Auguri anticonformisti per i giusti, di andare controcorrente, di non seguire la massa, di essere originali e non copie, un po’ come il piccolo Gabbiano Jonathan che riesce ad intravedere una nuova via da poter seguire, una via che allontana dalla banalità e dal vuoto del suo precedente stile di vita, e comprende che oltre che del cibo un gabbiano vive della luce e del calore del sole, vive del soffio del vento, delle onde spumeggianti del mare e della freschezza dell’aria. Penso ai lettori del nostro giornale, quelli che ci seguono ogni giorno, che sperano in un futuro diverso, che non si arrendono, penso a loro e alle loro infinite qualità, non vi limitate ad essere solo figuranti o pedine ma mettetevi in gioco con coraggio, guardando il domani senza paura. Il 2016 sarà un anno faticoso, di impegno, ma soprattutto di attenzione all’altro, di rispetto per le nostre terre, di azionare i nostri valori veri e autentici, quelli che non illudono, senza chiedere nulla in cambio. E’ impossibile, non porre il nostro sguardo sulla crisi economica che ci attanaglia, ai problemi che incontriamo ogni giorno, al problema della disoccupazione, ai disservizi quotidiani delle nostre città. Uno sguardo va alle prossime elezioni comunali a Casoria, bisogna dare un segnale di cambiamento, di rinnovato slancio per una politica nuova e partecipata, di ritrovare il senso di comunità, onestà e rispetto per la parola data, molte volto abusata e utilizzata per fini impropri. Bisogna avere il coraggio, e con coraggio reagiamo, affrontiamo un nuovo anno con ardore e spirito di sacrifico, con la speranza di farcela tutti i giorni. Noi come giornale continueremo a non aver paura di niente e di nessuno per amore della verità, dell’informazione, della legalità, della trasparenza, e saremo cassa di risonanza, come abbiamo fatto fino ad oggi, ai problemi e alle istanze dei cittadini. Buon anno!
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