Aversa. Movida violenta, giovani distruggono locale.

seggio aversaÈ iniziata ieri, ad Aversa, la protesta del titolare del locale “Belli di mamma”, a seguito di un nuovo episodio di violenza in via del Seggio. Un gruppo di ragazzi, venerdì notte, ha distrutto il baretto per non pagare il conto.
Sabato pomeriggio, verso le 16:00, si leggeva quanto segue sulla pagina facebook del “Belli di mamma”: “Il 19 dicembre 2012 abbiamo aperto un piccolo locale nel centro di Aversa con entusiasmo e immersi in un fermento che stava nascendo e che vedevamo come un’occasione per il nostro territorio. Abbiamo sudato per costruire un’idea, un progetto d’impresa nuovo, un posto dove poter condividere piaceri e passioni con vecchi e nuovi amici. Ieri sera siamo stati vittima di un episodio violento, che non rientra nelle nostre dinamiche di pensiero e nei nostri principi di vita e d’impresa; siamo mortificati poi per chi ieri ha dovuto assistere ad un’aggressione al locale, senza criterio né fondamento e che ha, purtroppo, danneggiato lo stesso non garantendoci la possibilità di aprire questa sera e di offrire quel servizio di qualità che ci contraddistingue. Saremo chiusi non solo per sistemare la location, ma anche e soprattutto come atto di protesta e come segnale nei confronti di coloro i quali vivono di questa tensione, per noi atipica. Ci rivedremo appena gli ingenti danni subiti saranno sistemati e saremo in grado di tornare ad offrirvi quello che noi e voi meritiamo. Grazie e a presto. Belli di mamma”.
Purtroppo, i giovani che frequentano la zona e i gestori dei locali non si sentono sicuri, a causa della mancata sicurezza della zona.  I sacrifici di imprenditori, che hanno investito in progetti con lo scopo di rivalutare il centro e di offrire luoghi di incontro e di ristoro, si sentono abbandonati dalle istituzioni.  Basta un niente ormai per trasformare una serata piacevole in una rissa, delinquenti e incivili fanno quel che vogliono. Tutti chiedono maggiore controllo e vigilanza attiva per le vie del Seggio, affinchè episodi del genere restino isolati e non diventino “di moda”.


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