Home Cinema & Teatro “Assolo” un film che incanta il pubblico.

“Assolo” un film che incanta il pubblico.

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assolo immagine (1)Film di elegante fattura, c’è una fotografia molto bella ed è fatto un po’ in tempi di Jazz, sarà anche come dice il regista volutamente teatrale, però ha anche delle apparenti improvvisazioni, con questo senso di un ritmo di Jazz irregolare e improvvisato.
La vera punta di forza è Antonio De Matteo, l’attore principale, il protagonista che veramente tiene la scena in modo eccezionale; lo segui sempre tanto da perdonargli una specie di “bieco maschilismo” da ridere del film in cui lui è al centro di questo harem di donne che contano poco se non nella sua vita privata…
Grande l’ambizione del “minuto” Assolo di Massimo Piccolo, un film costruito con tenacia, passione e pochi mezzi. La storia è quella del sassofonista Danny Caputo (Antonio De Matteo) che sta per debuttare in mitico locale di New York e in quei cinquanta minuti che lo separano dall’annuncio, dal trionfo e dalla consacrazione rivive ogni incontro e ogni istante della sua vita, mentre la musica risuona sulle immagini e la voce fuori campo ne collega ogni frammento. Più che l’attesa vale la voluta dilatazione dei tempi, il procrastinare per non chiudere mai davvero con la propria anima.
Il film è fatto di poco, una nota, un tema ripetuto, personaggi su sfondi neutri, il fumo di un night club, una fotografia suggestiva e, nel complesso, fa della povertà di mezzi un punto a favore, una scelta stilistica. Manca il coraggio di tagliare su monologhi interiori e situazioni ripetute, ma l’inizio è promettente.