Arpino. Centro di lettura “Ipazia” continuano le polemiche.

centro letturaEra il maggio scorso, quando veniva inaugurato un centro di lettura nella frazione di Arpino. L’iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle e avallata dall’assessore alla cultura Luisa Marro, nasceva subito all’insegna della polemica. Per l’occasione i pentastellati casoriani ringraziarono, a mezzo di comunicato stampa, le istituzioni, l’assessore sopracitato e tutti coloro che, direttamente o indirettamente, avevano collaborato alla realizzazione del centro “Ipazia”. L’intento, seppur in piccole dosi, era quello di dare il via alla riqualificazione della frazione di Arpino, troppo spesso dimenticata dalle istituzioni.  A meno di un anno dalla sua apertura, il centro “Ipazia” ritorna alla ribalta per una serie di carenze strutturali denunciate nei giorni scorsi sia attraverso la stampa sia attraverso i social. A far scattare le proteste sarebbero, secondo gli accusatori, la scarsità dei testi e l’assenza di riscaldamenti su tutti, e la mancanza di un servizio Wi-Fi, che avrebbero indotto gli utenti a non frequentare la biblioteca. Molti hanno mosso diverse critiche nei confronti dei grillini Casoriani, rei di non aver curato il centro di lettura ad Arpino. La redazione de “Il giornale di Casoria” ha incontrato gli attivisti Salvatore Arrichiello e Elena Vignati, per dare loro la possibilità di rispondere ai disappunti ricevuti.

“Innanzitutto voglio specificare che sapevamo di non aver ottenuto una biblioteca degna di questo nome: le carenze strutturali erano davanti agli occhi di tutti. Ipazia, il bugigattolo con quattro scaffali e due libri rappresentava e rappresenta ancora un semplice punto di partenza per qualcosa di più grande – spiega Arrichiello – Ci vengono imputate responsabilità che noi, senza rappresentanza alcuna nelle istituzioni e quindi alcun potere decisionale, non possiamo di certo avere. In questi mesi, a più riprese, abbiamo proposto alla professoressa Marro una serie di attività per promuovere lo sviluppo di questo progetto ancora a livello embrionale”.

Anche Elena Vignati, candidata a sindaco per il movimento a Casoria ci dice:“Dopo quanto avvenuto, dove il nostro movimento ha subito attacchi politici su più fronti e dopo essere passati per quello che non siamo, da questo momento ogni proposta che passerà per l’assessore Marro, non sarà più ufficiosa come fatto finor, ma saranno tutte protocollate”. Intanto continuano le polemiche per capire di chi sono le responsabilità.


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