Ha preso il via il 4 ottobre un progetto letterario condiviso, in sintonia d’intenti, dalle Associazioni Culturali, I Ponti dell’arte, Clarae Musae , Salotto Striano, Casa Editrice Gallina: APPUNTAMENTI LETTERARI DA GALLINA. Gli incontri si svolgeranno presso l’editore Giuseppe Gallina, che , gentile e prodigo anfitrione, apre le porte della sua storica sede alla poesia, alla musica, alla narrativa, insomma, all’arte.
Il 4 ottobre, infatti, i rappresentanti delle citate Associazioni, Gennaro M. Guaccio, Vittoria Caso, Nazario Bruno hanno dato vita a un momento poetico, con Margherita Savastano, Raffaela Danzica, Roberto Di Roberto , le cui poesie sono state protagoniste assolute di un pomeriggio ricco di emozioni.
Alle vibrazioni interiori, infatti, offerte dalla poesia, si sono aggiunte quelle suscitate dagli intermezzi musicali, curati dall’abile mano di Tiziana Minervini, del Trio Esperidi, le note della cui chitarra hanno aggiunto un quid in più all’emozione trasmessa dai versi.
Un incontro colloquiale e interattivo, coordinato da Vittoria Caso con la preziosa collaborazione di Nazario Bruno e di Gennaro Guaccio
Qualche cenno ai tre poeti protagonisti dell’evento è d’obbligo.
Margherita Savastano, napoletana, avvocato, ha sempre coltivato la scrittura, cimentandosi sia nella poesia, in lingua e in napoletano, sia nella narrativa con racconti di fantasia e gialli appassionati. Tra i suoi lavori vanno menzionati Racconti sospesi, Anche a Napoli chiove, Tavolozza napoletana, La mummia di Posillipo, ’A valanza, ’A scarzella.
Altrettanto pregevoli le liriche in vernacolo di Roberto Di Roberto, di professione orafo, i cui versi, presentati da Nazario Bruno che ne ha focalizzato gli aspetti peculiari, sono stati declamati da Liliana Palermo, attrice di fama e animatrice del salotto Striano.
Di Roberto ha pubblicato, fin dagli anni sessanta, versi in dialetto napoletano e in lingua, ospitati su riviste e periodici vari, tra cui: “Il Rievocatore”, “Fraternità nell’arte”, “Ribalta” e “L’eco del popolo”. Rodolfo Talamo scrisse di lui nel 1966: “… giovane autodidatta, poeta e sognatore, e, a un tempo, orafo, il quale mette nella sua opera artigiana d’arte, il genio cinquecentesco che lo addita come un eccezionale ingegno, un cuore ultrasensitivo, reincarnazione certamente di qualche antenato geniale, avventuroso e amabile.”
Terza autrice, Raffaela Danzica, che ha declamato alcuni suoi versi tratti da “La mia prima casa”, silloge poetica e non solo, di successo, molto apprezzata dalla critica.
Una vita intensa, quella di Raffaela, sociologa e volontaria con la sua associazione “Kimera”, convinta del valore terapeutico della poesia, quale strumento atto a elaborare le difficoltà della sua vita “controvento”. La Danzica è autrice di numerose liriche con cui ha partecipato e partecipa con successo a svariati concorsi e reading; è anche curatrice di antologie poetiche e impegnata nell’analisi e nella divulgazione della poesia e della cultura attraverso la collaborazione con case editrici e l’organizzazione di concorsi.
Il progetto “Una città che scrive”, tra gli altri, l’ha vista protagonista sia nel 2016, che nel 2017 e presto vedranno la luce altri suoi testi sia in versi che in prosa.
A conclusione dell’evento, Gennaro Guaccio ha presentato i versi dell’olandese Ceese Noteboom, e tanti poeti presenti hanno declamato ciascuno una poesia, fra il consenso generale.
Il prossimo appuntamento è il 21 ottobre con le poesie di Lia Manzi: ingresso libero