(Gianluca Di Maso – Domenico Corcione). Nel romanzo de “La storia infinita”, Michael Ende immagina che il regno di Fantasìa sia minacciato da un’entità malvagia chiamata Nulla, che tutto avvolge e tutto distrugge, e davanti a cui nessuno o quasi ha scampo. Il nulla è un’entità estranea al regno, che viene da di fuori e irrompe nel mondo a causa della mancanza di sogni e di speranze degli umani. Fantasìa si salverà solo con l’intervento di due giovani, che riusciranno a battere la mostruosa manifestazione.
Rileggendo questo romanzo ultimamente, non ho potuto fare a meno di collegare il Nulla che avvolge Fantasìa a quello che avvolge Afragola da 12 mesi. Dodici mesi di nulla. Sembra il titolo di un film, ma purtroppo per noi non lo è. Da quando il 14 giugno 2013 Domenico Tuccillo si è insediato a Piazza Municipio, la città è entrata in un torpore soporifero, dal quale si svegliava di tanto in tanto solo per ricevere cattive notizie. La prima si presentò già dopo un mese l’avvio del nuovo corso tuccilliano: il parziale crollo di un edificio all’incrocio fra le vie Mario Pagano e Francesco Caracciolo, in pieno centro storico. Dopo 10 mesi, l’edificio è ancora lì, circondato da impalcature fatte di tubi e con una voragine vistosissima che si apre nelle sue fondamenta, senza che si sappia se e quando verrà abbattuto e la circolazione potrà riprendere normalmente.
In autunno, con le prime piogge, Tuccillo ha inaugurato la rappresentazione teatrale dell’Arca di Noè galleggiante sulle acque. L’Arca sfortunatamente non c’era, ma l’acqua si è vista benissimo: il mancato spurgo dei tombini dopo l’estate, operazione di routine per ogni amministrazione di questo mondo, ha provocato l’intasamento degli stessi e la formazioni di veri e propri fiumi in via San Giovanni, via Cirillo e via Arena. A proposito di via Arena: il muro del terreno confiscato alla camorra, parzialmente venuto giù ad aprile dell’anno scorso mentre Nespoli concludeva la sua amministrazione, è ancora sostenuto da travi di legno: in oltre un anno, non sono riusciti a ricostruire un muro di cinta.
Sempre in autunno, doveva riaprire dopo anni di chiusura il campo Moccia: l’assessore allo sport, Salvatore Iavarone, aveva dato l’annuncio della riapertura a luglio per fine ottobre. Data poi spostata a dicembre, quindi a febbraio e infine a maggio. Vedete il campo inaugurato?
Lo stesso assessore ci promise che Afragola sarebbe diventato un Comune “riciclone” e la raccolta dei rifiuti sarebbe stata regolare non più dilettantistica come avvenuto sotto Nespoli. I cumuli di rifiuti che infestano via Rosario, via Fratelli Rosselli, via Vico, via Sicilia, via Cirillo, e molte altre zone, cari amici, non sono altro che ologrammi ideati dall’ex sindaco per convincervi che i rifiuti non si raccolgono! Ricordate la discarica del Cantariello, che fu uno dei cavalli di battaglia dell’attuale assessore in campagna elettorale? Nulla, anche qui. Improvvisamente Iavarone si è accorto che quella discarica appartiene a Casoria, e lui non può farci niente. Siete delusi, amici (e) lettori? Vi capisco. Vi consiglio di andarvene un po’ in giro per la città, a bordo delle numerose navette per il trasporto pubblico urbano che scorrazzano per le vie. Che dite, non esistono? Eppure le navette erano uno dei punti cardini della Nuova Era Tuccillo.
Potremo ripiegare sulla cultura, ma nemmeno in questo campo c’è da dire molto: eccetto che per il ritorno dei fujienti e del caos che ne consegue, la gestione dell’assessore Alessandro Salzano, dal punto di vista di promozione della cultura, è stato fallimentare.
Manca la ciliegina sulla torta, il fiore all’occhiello dell’intera amministrazione comunale: la Legalità. Ebbene, già durante la campagna elettorale l’obiettivo primario del Tuccillo era quello del ripristino della legalità. Purtroppo dopo una decina di mesi ci si è resi conto che il tutto era solo una grande illusione degna di essere paragonata alle grandi illusioni di David Copperfield.
Infatti dopo il Consiglio comunale tenutosi il 30 Dicembre, alla vigilia di San Silvestro, i cittadini afragolesi hanno dovuto attendere ben quattro mesi per una nuova convocazione dell’assise pubblica ossia in prossimità della Pasqua nella speranza che, oltre alla resurrezione di “Nostro Signore” si verificasse anche la resurrezione dell’amministrazione. Ciò, ahimè, non è avvenuto.
La certezza, tuttavia, è una; quindi non prendete appuntamenti: uno dei prossimi consigli comunali sarà sicuramente convocato alla vigilia di Ferragosto.