La camorra colpisce ancora, siamo ad Acerra, precisamente nell’area dell’ex mercato all’aperto, tra via De Rosa e via Clanio, a trecento metri dal municipio, bruciati i macchinari della ditta che sta costruendo la piscina comunale. Ci si ritrova di fronte ad un altro attentato terroristico per generare terrore e sminuire qualsiasi volontà di ribellarsi al potere violento e inesorabile della camorra per pagare il pizzo.
La vicenda ruota attorno ad un appalto del 2009 costato circa 4 milioni di euro e sviluppato in un area di circa 10.000 metro quadrati, in cui il comune delegava un’azienda a costruire quella che sarebbe stata la piscina comunale di Acerra, i macchinari di questa ditta sono stati arsi nella notte poco prima dell’alba come gesto intimidatorio, il messaggio è chiaro, la camorra vuole la sua fetta, il colpo duro ha scosso le istituzioni e la cittadinanza. Non è il primo freno ai lavori che vede il cantiere, infatti il progetto ha subito rallentamenti continui, la maggior parte inerenti a problematiche ambientali, furono infatti ritrovati bidoni contenenti rifiuti tossici e amianto.
Proseguono pure le indagini sull’attentato incendiario, di qualche giorno fa, ai danni di un’ idropulitrice dell’impresa della nettezza urbana cittadina che ora viene continuamente scortata dalla polizia. Gli attentatori hanno agito all’alba a volto coperto bloccando prima il passaggio ai conducenti e poi versando benzina nell’abitacolo che ha scatenato un poderoso incendio che in pochi attimi ha avvolto il convoglio.