«Con indomito coraggio seppe indirizzare la sua azione educativa a tutte le categorie di persone, senza distinzione di età, ceto sociale, professione, anticipando in un certo senso le istanze della nuova evangelizzazione additate alla Chiesa dal Concilio Vaticano II». Con queste parole il pontefice San Giovanni Paolo II beatificò in piazza San Pietro, il 28 aprile del 2003, colei che oggi è Santa Giulia Salzano, la cui memoria liturgica ricorre, ogni anno, il 17 maggio.
Nata a Santa Maria Capua Vetere, il 13 ottobre 1846, da Diego e Adelaide Valentino, restò ben presto orfana di padre e fu affidata alle Suore della Carità del Regio Orfanotrofio di San Nicola la Strada. Conseguito il diploma magistrale fu chiamata ad insegnare nella scuola comunale di Casoria (NA), divenendo la prima insegnante stipendiata dal comune. Affascinata dal senso e dalla profondità della devozione al Cuore di Gesù, e sotto la direzione spirituale del Beato Ludovico da Casoria, manifestò un forte slancio per l’annuncio evangelico, rivolto particolarmente ai piccoli e ai giovani che iniziò a incontrare sulle scale della sua abitazione.
Un apostolato che, in seguito, indirizzò anche alle lavoratrici, alle mamme, agli operai e ai soldati. A tale scopo, auspicando che qualcuno continuasse la sua opera catechetica «affinché tutta Casoria conoscesse, amasse e servisse Dio» il 21 novembre del 1905, con il permesso dell’Arcivescovo di Napoli e l’adesione di alcune sue ex alunne, diede inizio alla fondazione della Congregazione delle Suore Catechiste del Sacro Cuore, impegnate ad incrementare e rafforzare l’impegno della catechesi. La Congregazione fu eretta a livello diocesano nel 1920 e approvata dalla Santa Sede come congregazione di diritto pontificio nel 1947.
La Congregazione, che a Casoria ha le sue radici con la Casa Madre e Generalizia, ha espanso le sue braccia in diverse parti del mondo, e cosi l’annuncio evangelico di Santa Giulia Salzano è diffuso da oltre 200 religiose in Canada, Brasile, Filippine, Perù, Indonesia e Colombia. “Donna Giulietta”, così iniziarono a chiamarla i Casoriani, vivendo in pieno il motto che la contraddistinse «farò catechismo finché avrò un fil di vita» il 16 maggio del 1929 esaminò personalmente oltre 100 bambini che si preparavano per la prima comunione. Il giorno dopo si addormentò nel bacio del signore all’età di ottantatré anni. La fama della sua santità fu cosi evidente che già nel gennaio del 1937 fu avviato l’iter per la sua Canonizzazione.
Il Papa Emerito Benedetto XVI, il 17 ottobre del 2010, nell’elevarla agli onori della Chiesa Universale riferì: «Ripeteva alle sue consorelle che desiderava fare catechismo fino all’ultima ora della sua vita, dimostrando con tutta se stessa che se “Dio ci ha creati per conoscerLo, amarLo e servirLo in questa vita”, nulla bisognava anteporre a questo compito. L’esempio e l’intercessione di santa Giulia Salzano sostengano la Chiesa nel suo perenne compito di annunciare Cristo e di formare autentiche coscienze cristiane». I resti mortali della Santa riposano nella Chiesa che fece edificare, in Casoria, a onore del Sacro Cuore.