Roberto Mancini, è morto il 30 aprile 2014, ucciso da un cancro. L’agente che per primo ha scoperto la “Terra dei Fuochi” conosceva nomi e trame di un sistema criminale legato agli affari illegali dei rifiuti. Aveva scritto un’informativa rimasta per anni chiusa in un cassetto e ritenuta non degna di approfondimenti da parte delle istituzioni. Con il suo film “Io non mi arrendo” andato in onda su Raiuno si vuole ricordare il poliziotto eroe. Due anni fa, come giornale, intervistammo Nadia Toffa delle Iene al Festival di Perugia e parlando con lei della “Terra dei Fuochi” ci disse: “La politica poteva fare di più, sono tanti anni che tutti sanno, emerge dai servizi di Roberto Mancini, che definisco un eroe che ha donato la propria vita per questa problematica per sollevare con queste indagini tutto il traffico illecito dei rifiuti tossici provenienti dal Nord e poi confinati nelle discariche dei Casalesi. Una persona che ha donato la propria vita e che si è ammalato per questo, ha redatto un’indagine pazzesca un plico di nomi e luoghi e il fatto che nessuno abbia agito mi lascia senza parole. Dal 97 che si sa”
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