Home Eventi Guida Turistica, una figura da rivalutare

Guida Turistica, una figura da rivalutare

196
0

In occasione della Giornata Internazionale della Guida Turistica, celebrata dal 1990, l’Associazione Nazionale delle Guide ha promosso un evento che riguarderà l’Italia tutta. Il nostro Paese può a ragione essere definito la culla del Turismo per eccellenza, così come Napoli ne rappresenta un tassello formidabile, per varietà e numerosità di offerta.

Nel corso della presentazione dell’edizione 2017 di questa Giornata della Guida Turistica e svoltasi presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, è stato illustrato il fitto programma di visite gratuite che dal prossimo 17/2 e fino al 21/2 si articoleranno nei luoghi d’arte prescelti. Per quanto riguarda la nostra Regione, il calendario riguarderà Siti Archeologici, Complessi Monumentali, Musei, Archivi Storici, Basiliche, Borghi ed Itinerari di interesse storico, spaziando tra Napoli, Caserta, Avellino e Salerno e riguarderanno non solo le città capoluogo.

In particolare saranno ben 68 le visite guidate, gratuite come si diceva, oltre a 54 itinerari che copriranno buona parte di tutta l’area campana. Quest’anno, poi, per mitigare ma anche per contribuire con segni tangibili e concreti, è stata indetta un’azione di solidarietà. Sarà attuata una raccolta fondi, per sostenere quanti hanno subito danni, non solo materiali, dal tremendo sisma che, da svariati mesi ha colpito e continua ad interessare vasti strati dell’Italia Centrale. Un gesto da sostenere e che è dir poco definire benemerito. Dobbiamo ritornare alla manifestazione. Non poteva che risultare denso, ovviamente, il programma che riguarderà la città di Napoli, di per sé già museo a cielo aperto, per gli spaccati di vissuto che vengono offerti, quotidianamente, a quanti la percorrono per le sue piazze, larghi, strade, vie, viuzze e vicoli.

La mission delle “guide”, però, è quella di divulgare e far conoscere bellezze poco note se non addirittura sconosciute in certi casi. Al di là, quindi, di itinerari tematici (come quelli previsti al Museo Archeologico) o di quadri ritrovati (previsti al Museo di Capodimonte) o di riscoperte di stili e forme (previsti alla Certosa di San Martino ed al Complesso di Donnaregina) o di enigma ancora insoluti (previsti all’Archivio Storico del Banco di Napoli), verrà proposto un autentico piatto forte: l’opportunità di conoscere i volti della nostra Città. Il Decumano nascosto, il percorso dentro e fuori le mura antiche, la Città Medioevale, le storie antiche religiose e letterarie. Questo per restare in ambito Metropolitano.

Altrettanto ricco e variegato risulta, però, anche il programma di visite allestite nella provincia di Napoli. Si snoderà attraverso sontuose ville di patrizi romani situate tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, terme e necropoli dell’area flegrea, basiliche paleocristiane di Cimitile. Faranno eco le altre province campane con altrettanto splendide proposte e limitarsi ad una sola elencazione risulterebbe arido e ciò esula dal nostro obiettivo (per consultare il programma completo degli eventi, www.guideturistichecampane.it, ndr). Ciò che in questa sede preme, invece, è mettere in giusto risalto l’opera ed il compito che vengono svolti da migliaia di giovani e meno giovani, muniti di un rettangolino colorato e con su inciso “Guida Turistica”.

Personaggi sovente trascurati, per lo più relegati in retroguardia, nel migliore dei casi destinati a ruolo di comparse. Eppure solo nella nostra Regione le guide autorizzate rasentano il migliaio. E stanno lì, in buon ordine, non protestano, non accampano pretese, non lamentano diritti. Per tanti di loro rappresenta un’opportunità di lavoro, un modo per surrogare la carenza o meglio l’assenza di una struttura in quanto tale ed a loro dedicata. Di un organismo centrale, cioè, capace di reclutare, formare, organizzare e gestire un’offerta di servizi in un mercato che offre spazi a dismisura, forte com’è di un patrimonio inestimabile. Si badi bene, non un carrozzone per arricchire pochi e mortificare tanti. Il nostro Paese ne conta già tanti e sotto denominazioni dallo spiccato senso dell’humor e diciamo così per non trascendere.

Quello di cui si sente l’esigenza, è un Polo Aggregativo, fatto da chi nutre amore per la Storia e si prefigge il compito di divulgarla, in tutte le sue manifestazioni. Condotto in maniera selettiva ed accurata, razionalizzerebbe un settore intero, offrendo dignità agli addetti, che non possono vivere solo di passione. Si metterebbe anche fine a forme di dilettantismo, che possono solo nuocere al comparto ed a quanti ad esso si rivolgono per sete di sapere.