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Casoria. Allarme criminalità.

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scippoNei mesi scorsi “Il Giornale di Casoria” è stato portavoce di spiacevoli episodi che troppo spesso avvengono nella città di Casoria, lanciando in diverse occasioni l’allarme di un crescente tasso di criminalità. Infatti, da molti mesi la cittadina casoriana è letteralmente sotto assedio e presa continuamente di mira dalla malvivenza che opera, quasi indisturbata, su furti, rapine, scippi ed episodi che mettono a repentaglio la vita e il vivere quotidiano dei cittadini. Purtroppo il fenomeno non cessa e sono tante, forse troppe, le segnalazioni che ci arrivano  di persone rapinate del proprio scooter, di persone che al mattino non hanno ritrovato più la propria macchina o di ragazzi costretti a consegnare i propri cellulari, soldi ed effetti personali. Nelle ultime settimane abbiamo raccolto diverse testimonianze di persone derubate dei propri beni, le stesse persone che troppo spesso in questa città hanno paura di scendere per strada per la spesa, lo shopping o semplicemente per una passeggiata. Non considerando tutti gli attentanti dinamitardi avvenuti nell’ultimo anno che hanno scosso l’intera popolazione casoriana costringendola a vivere continuamente nel terrore. Basti pensare ai danni causati dall’incendio avvenuto qualche settimana fa alla pescheria in via Marconi Vicenda che ancora oggi porta con se mille interrogativi e altrettante paure. Gli episodi, purtroppo, avvengono in qualsiasi momento della giornata, come se in questa città non esistesse nemmeno più quella regola non scritta che vuole i malviventi agire solo di notte. Qui, a Casoria, i ladri sono in azione 24 ore al giorno, in qualsiasi punto della città, senza avere timore di essere presi perché misure preventive vere e proprie non sono state prese. Accanto a questa criminalità, è presente una criminalità più piccola che opera attraverso gli atti vandalici, come quelli avvenuti in via N. Padre Ludovico nell’oratorio della chiesa S. M. delle Grazie o come quelli avvenuti nella chiesa di S. M. della Stella. Gli atti criminali non riguardano solo i cittadini, i negozianti o le chiese, quest’onda d’opera illegale non esula nemmeno le strutture pubbliche. Infatti, lo scorso 30 Luglio, l’ufficio tributi sito in via Ada Negri è stato letteralmente svuotato di ben dodici computer. D’altronde quando il primo cittadino casoriano, colui che dovrebbe tutelare i diritti di tutti coloro che vivono sul nostro territorio, non presiede un’assemblea sulla legalità e la sicurezza, è un chiaro segno di disinteresse nei confronti di una città abbandonata a se stessa.
Casoria non è più una città sicura. Questa amministrazione, giorno dopo giorno, dimostra di essere incompetente, disinteressata e incapace di attuare una politica seria e di adottare forme preventive per debellare un fenomeno che a poco a poco sta divorando quella che i nostri antenati chiamavano Casa d’Oro.